La vegetazione trasportata e rielaborata dai processi fluviali è stata messa in posto su una sponda del fiume a canali intrecciati che interessa tutto l'affioramento. In un secondo momento questa area del deposito è stata interessata dalla circolazione di acque ricche in bicarbonato di calcio (solubile). Il deposito di materiale fluviale viene inseguito incrostato dalla precipitazione del carbonato di calcio che di fatto ci restituisce un modello dei vegetali (fusti, rami e radici), che vivevano in questi ambienti. La vegetazione, come ogni altra forma di vita, quando si trasforma in fossile è un importante testimone delle condizioni ambientali (fisico e climatiche) di quel periodo di storia della Terra. Il tronco qui presente nella parte basale della successione sedimentaria silicoclastica, risulta quindi essere interessato dal processo di travertinizzazione che ha permesso la conservazione parziale anche della parte organica tronco originale. Date le particolari condizioni climatiche della grotta è complicato assegnare un'età precisa ma si può stimare che il processo di messa in posto del tronco sia avvenuto circa 220.000 anni fa

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